Un messaggio di vita dagli studenti del Buratti
Quante volte abbiamo visto film in cui un naufrago, solo e impaurito su un’isola sperduta, invia un messaggio in una bottiglia, nell’estremo tentativo di trovare salvezza? Di solito funziona e ne siamo felici, ma con la consapevolezza che è una finzione cinematografica.
Per fortuna non è sempre così. I messaggi di richiesta di aiuto si possono inviare anche nella realtà ed è meraviglioso vedere che c’è qualcuno che li ascolta e agisce per riportare la speranza: a volte subito, a volte dopo qualche tempo, a volte si coinvolge una terza persona attraverso il passaparola, ma in qualche modo c’è l’impegno per mettersi dalla parte dell’altro e agire per salvare una vita. Questo è esattamente ciò che hanno fatto i giovani studenti delle classi quinte del Liceo Mariano Buratti, indirizzo Classico e Linguistico, grazie all’impegno della professoressa Augusta Fanti, del professor Domenico Chiossi e del dirigente scolastico Paola Mascucci.
Martedì 18 novembre 2014, infatti, circa 170 giovani studenti hanno partecipato ad un incontro di informazione e sensibilizzazione relativo alla donazione di cellule staminali emopoietiche prodotte dal midollo osseo, condotto da Tiziana Shakuntala Riva (donatrice effettiva e volontaria ADMO) e Paola Massarelli (mamma di un trapiantato e presidente di ADMO Viterbo). Attraverso diapositive, filmati e le testimonianze di chi ha vissuto l’emozione del dare e del ricevere la vita, hanno avuto l’opportunità di approfondire la tematica della donazione del midollo osseo, scoprendo come poter salvare una persona sconosciuta attraverso un gesto “da grandi”; il tutto senza dimenticare l’importanza della donazione di sangue, emocomponenti e organi.
Inoltre, grazie al protocollo d’intesa stretto con il Ministero della Salute (Assessorato alla Salute) della Regione Lazio, i Centri Trasfusionali sono diventati polo di reclutamento: questo ha permesso a ben 14 studenti maggiorenni di effettuare il prelievo per la tipizzazione HLA (necessaria per l’iscrizione all’IBMDR – registro italiano dei donatori di midollo osseo) contestualmente alla donazione di sangue. Dobbiamo essere orgogliosi di questi ragazzi, che hanno compreso il messaggio di speranza e hanno agito subito per mettersi a disposizione di uno sconosciuto che, un giorno, potrebbe inviare una disperata richiesta di aiuto per continuare a vivere: potrebbe essere un bambino, un genitore, un loro coetaneo. Sì, perché i donatori ADMO sono, a tutti gli effetti, donatori di VITA.
Il loro impegno è andato oltre e ha coinvolto l’intero Istituto: infatti oggi 17 febbraio, in occasione dell’assemblea, c’è stata la consegna dell’incasso derivato dalla tombolata che i ragazzi hanno organizzato durante il periodo natalizio, equamente suddiviso tra le sezioni locali di ADMO e AVIS. Grazie di cuore da parte delle centinaia di persone, in Italia e nel mondo, che aspettano di trovare il loro gemello genetico compatibile. Grazie a questi ragazzi che hanno accolto il messaggio di speranza e sono già diventati speranze di Rinascita e a chi deciderà di farlo in futuro. Grazie a chi crede nella cultura del dono e ci aiuta a diffonderla. Per maggiori informazioni sulla donazione di midollo osseo potete visitare la pagina facebook “ADMO Viterbo” oppure scrivere a admoviterbo@gmail.com; per la donazione di sangue ed emocomponenti visitate il sito www.aviscomunaleviterbo.it”.
http://www.ontuscia.it/viterbo/un-messaggio-di-vita-dagli-studenti-del-buratti-169833