Pozzecco e Meneghin, due campioni contro le leucemie
Scanzonati e sorridenti come sempre, ma pure seri e convinti come se dovessero ancora passarsi la palla per segnare un canestro da scudetto. Gianmarco Pozzecco e Andrea Meneghin, i due giocatori più amati del basket varesino negli ultimi vent’anni, si sono incontrati stamattina per un’iniziativa bella e importante: iscriversi all’Associazione Donatori Midollo Osseo e contribuire così a una banca dati determinante per molte persone che soffrono.
Il ‘Poz’ e il ‘Menego’ si sono così presentati a metà mattina al centro trasfusionale dell’Ospedale di Circolo, nei pressi della portineria del vecchio ospedale, e si sono fatti prelevare qualche goccia di sangue che ora sarà analizzato, schedato e registrato nel caso un domani possa risultare compatibile per una donazione. Ad accoglierli il presidente dell’ADMO Lombardia Roberto Aprile, il dottor Vincenzo Saturni e Anna Bo.
«Una bella cosa» ha sorriso Meneghin dopo il prelievo. «È giusto da parte nostra dare una mano a un’associazione di questo tipo: basta poco ed è necessario. Lo dicono i dati: in questo momento ci sono ancora troppo pochi iscritti alla banca dati, serve se possibile un aiuto da parte di tutti». Al suo fianco c’è l’ex play dello scudetto: «Oltre a essere doverosa, la nostra mobilitazione, va fatta con il sorriso sulle labbra, perché è bello anche dare un po’ di serenità e ottimismo. Se fossi chiamato per donare il midollo lo farei senz’altro e se fossi in voi andrei subito a iscrivermi. Peccato – conclude il Poz – che la donazione del Menego non serve a niente… ho visto che mentre era ancora sul lettino il dottore ha vuotato la provetta nel lavandino».
E per non smentirsi hanno aggiunto in coppia facendo sbellicare i presenti: «È la seconda volta che ci rendiamo utili; nel primo caso ci siamo mobilitati per far avere un nuovo toupet per Sandro De Pol, in modo che possa tornare a sfoggiare una testa come ai tempi di Milano, quando lo chiamavano ‘abbellicapelli’…».
Tra chi ride c’è pure il dottor Saturni, che ha eseguito il prelievo: «Iscriversi all’ADMO è facile: basta qualche goccia di sangue e la compilazione di un modulo: si viene inseriti nei Registri regionale e nazionale e, in caso di compatibilità con un malato di leucemia, si viene contattati. Purtroppo la compatibilità al di fuori della famiglia ha rapporti molto bassi: 1 a 100.000. Per questo è necessario che in tanti diano la disponibilità».
La presenza di Pozzecco e Meneghin non è casuale: un po’ tutto il basket provinciale si sta muovendo a favore di ADMO e il motivo, purtroppo, non è di quelli più felici. Nei mesi scorsi, infatti, la leucemia ha colpito Tarcisio Vaghi, allenatore ben conosciuto che si è anche seduto sulla panchina della Pallacanestro Varese come assistente di Ruben Magnano. Attorno a lui si è subito creato un gruppetto di amici, giocatori e tecnici (rappresentati stamane da Andrea ‘Nik’ Laudi) che si è mobilitato per promuovere lADMO: parecchi atleti dei campionati minori si sono già iscritti, altri hanno prenotato il prelievo mentre non si esclude che nel futuro prossimo arrivino altre iniziative. Perché per vincere, anche le malattie, il gioco di squadra è fondamentale e avere in gruppo tanti campioni aiuta senz’altro.
un’iscritta e donatrice ADMO.