La luce della speranza in giornate buie
Tre anni fa, durante qualche giorno di “ferie” dal convento, tra una cosa e l’altra mi sono iscritto al Registro dei donatori di midollo osseo. Leggendo le statistiche e le probabilità di compatibilità ho pensato che mai sarei arrivato a donare. Eppure in questi anni, spesso il ricordo di quell’iscrizione mi tornava in mente, in un certo senso la speranza, che alcuni giorni fa ho donato a quella persona, era già presente in me e mi diceva che forse un giorno ci sarei arrivato.
La risposta positiva a questa richiesta per me è stata quasi naturale. Come può bloccarmi, davanti alla VITA di un uomo, la paura del covid19? Dalla mia parte c’era una minima possibilità di essere contagiato, dall’altra una grande certezza di non farcela. Può la vita di un uomo valere tanto quanto una mia piccola paura? Se per me la vita è dono, se io stesso sono dono per gli altri, posso io non donarmi? Posso io privare di questo dono un altro? Perché non condividere questa ricchezza? Anzi, proprio perché oggi siamo costretti a non condividere nemmeno un abbraccio penso che tutto questo sia stata un occasione nuova e diversa per poter condividere con qualcuno qualcosa di veramente importante. Oggi mi chiedo se in quella sacca di cellule staminali siano presenti più cellule o più piccoli barlumi di speranza. In fin dei conti, le cellule potrebbero pure risultare inefficienti, ma la speranza presente in esse? Chi può distruggerla? Il fallimento della donazione? Penso nemmeno. Certamente sarebbe una grande delusione, ma la speranza che ha nutrito e sta nutrendo questi giorni, questa Pasqua? Non penso che ci riesca. Io non so chi egli sia ma sento di doverlo ringraziare dal profondo del cuore, voglio fare anche a lui gli auguri perché anche lui ha dato a me un’occasione, una possibilità. Cioè quella di vivere questa Pasqua in modo unico.
Ho avuto la grazia di partecipare alla veglia di Pasqua. La prima lettura, che io stesso ho proclamato, è stata dal libro della Genesi quando Dio crea il mondo. Nel quarto giorno Dio crea due fonti di luce per separare la luce dalle tenebre. Che meraviglia la sapienza creatrice di Dio! Leggendo questo quarto giorno mi sono emozionato pensando a quell’uomo e il mio augurio per questa Pasqua speciale nasce proprio da qui. Sicuramente spero che tutto andrà bene ma ti auguro anche che la speranza contenuta in quella sacca di cellule possa essere la luce di Cristo risorto e come le due fonti di luce create da Dio: un bagliore che illumini e allontani le tenebre.
Se tutto questo è servito per nutrire di speranza anche solamente un secondo della vita di quello uomo, rifarei comunque tutto, perché sarà stato un secondo di luce in giornate buie.
Buona Pasqua a entrambi!