IN RICORDO DI GREG
Quella di sabato 7 giugno è stata una serata speciale, una serata in cui ricordare una persona straordinaria come pensiamo che avrebbe voluto lui.
La serata si è aperta con la voce sublime di Greta Marcolongo accompagnata al piano da Roberto Tubaro; ci hanno offerto uno spettacolo ineguagliabile coinvolgendoci a battere le mani e a cantare……Vita
Poi è toccato a Claudio regalarci un ricordo tenero di Gregorio e del suo infaticabile impegno nei confronti del messaggio che tanto abbiamo a cuore: donarsi e donare …..Vita
L’intervento della presidentessa nazionale di ADMO Paola De Angelis, sentito ed equilibrato, ci ha offerto un’immagine istituzionale e profondamente umana della persona integra che tanto ci ha insegnato……Vita
Lo slide show con le immagini di Greg magistralmente confezionato da Raffaele Iovino, non ha potuto non rigare il nostro volto, perchè sembrava di averlo proprio lì con il suo sorrisetto beffardo ad occhi chiusi e il suo inguaribile ottimismo…..Vita
Diletta La Rosa, fantastica, ci ha letto dei brani densi di tutto per invitarci ad aprirci e ad accogliere……Vita
So che per Fabio Tranquillini è stato un palco difficilissimo, ma era chiaro chi tenesse orgoglioso la mano sulla sua spalla mentre cantava……Vita
Il cuore si è gonfiato ulteriormente con l’ultimo trio di artisti speciali: la voce di Annika Borsetto, la chitarra di Franz Zanardo e il basso di Christopher Sacchin; ogni suono, ogni nota……Vita
Per finire con un testo che voglio regalarvi, l’ho scritto per disegnare la Vita, perché il ricordo di un uomo che ha così tanto amato e rispettato la Vita non può essere un ricordo che parla al passato, perché le sue azioni gli hanno dato la dimensione del “SEMPRE”.
Ringrazio Diletta per aver donato la sua voce a questo testo, come non avrei potuto io.
ESSERE DONATORE
Cosa significa essere donatore?
Avrò risposto a questa domanda centinaia di volte e ogni volta la mia risposta è stata diversa perché l’essere donatori racchiude in sé moltissimi significati.
Un donatore è colui che si offre senza condizioni e senza riserve, che dona qualcosa di sé per cambiare la vita ad un altro essere umano che nemmeno conosce;
un donatore è un essere umano vero che ha compreso che la sua stessa esistenza dipende per natura dall’esistenza di una comunità e quindi dall’esistenza degli altri e che di questi ognuno di noi dovrebbe occuparsi soprattutto se meno fortunati;
un donatore è una persona consapevole che donarsi porta un’immensa gioia a chi si rende disponibile, paragonabile forse solo a quella di chi questo dono lo riceve;
un donatore è un moltiplicatore di vita perché il gesto che lui fa è in grado di moltiplicarsi all’infinito anche se frutto di un’unica scelta.
Un donatore è quell’essere comune che in un giorno qualsiasi è chiamato a rispondere un “sì” che ha dello straordinario, perché quel sì, e forse proprio solo il suo sì, sarà quello in grado di far ripartire una vita che aveva senza colpa raggiunto il capolinea.
Un donatore è una persona come te, una persona come me che nei momenti tristi o di difficoltà ha potuto pensare a quel giorno di tanti anni fa in cui due storie si sono toccate senza vedersi, in cui due destini si sono incrociati anche se a due capi opposti del mondo, in cui Bolzano e Seattle non sono mai stati così vicini.
Il pensiero che un bambino americano potesse tornare a vivere grazie a un mio piccolo sacrificio, grazie a me che ero già un padre orgoglioso, me lo ha fatto un po’ sentire come un altro figlio, un figlio di cui non so nulla, di cui non conosco il volto ma di cui so che il mio sangue scorre nelle sue vene.
E tutto questo ha aperto quelle infinite possibilità di cui parlavo.
La sua vita è un po’ anche la mia, quello che lui fa lo sto facendo anch’io, quello che lui sarà è in parte anche merito mio. Essere donatore ha esteso anche le mie possibilità. Vicino a Seattle c’è l’oceano Pacifico e magari senza saperlo sto cavalcando le onde su una tavola da surf; Seattle è la città che ha dato i natali a molte rockstar come Jimi Hendrix e Curt Cobaine e dove sicuramente la musica avrà un ruolo particolare e allora chissà se il mio amore per la musica potrà aver condizionato le scelte del mio gemellino genetico ed ora starò suonando in qualche pub con pochi ma interessatissimi avventori; anche la Microsoft è nata a Seattle e forse grazie a lui ho superato i miei problemi con la tecnologia.
Mi piace anche pensare che un giovane uomo americano,appena libero dagli impegni, ami inforcare una bici o raggiungere la Crystal Mountain per scendere qualche pista, oppure che usi tutto il suo tempo libero per raccontare la sua storia, di come un dono arrivato da uno sconosciuto italiano gli abbia cambiato la vita e del suo impegno per far sì che ogni persona in attesa di trapianto possa trovare la sua possibilità. Chi dona la vita, sia essa quella dei propri figli o quella di uno sconosciuto, ha reso la propria eterna perché sua sarà la responsabilità di ciò che è scaturito da quell’unica scelta e di tutto ciò che sarà. E quella è una scelta che può fare solo chi ama e rispetta profondamente la vita.
Questo significa essere donatore, significa esserci sempre e comunque.
Sembrava che nessuno volesse che quella serata finisse, tanto era buona l’aria che si respirava, tanto erano puliti i pensieri che affollavano le nostre menti, tanto si erano aperti i nostri cuori.
Un grazie profondo a Diego Baruffaldi che ha curato tutti gli aspetti tecnici, a Silvia Bradiani, che fuori dal suo orario di lavoro ci ha aperto il teatro, a Francesco Liturri che ha filmato le parti salienti della serata e a Silvia Osmieri che ha reso eterni quei momenti con delle foto piene di Vita.
Chi lascia il segno così nella Vita delle persone, c’è per sempre. Ciao Greg