I super eroi della donazione

 In DIRE, Giovani, avanti tutta!
Da tempo ci ponevamo l’interrogativo di come rivolgerci ai giovani con un linguaggio e immagini più attraenti per loro. Il finanziamento del progetto di comunicazione ‘Grazie amico, hai capovolto il mio destino’, da parte del Centro Servizi per il Volontariato di Padova, ci ha permesso di avviare anche il viaggio verso la realizzazione del nuovo volantino. Ci siamo avvalsi della collaborazione di Chiara Coppetta, giovane laureata in relazioni pubbliche con specifico indirizzo nella comunicazione pubblicitaria, e di Andrea Artusi, docente dell’Accademia delle Arti Grafiche di Mestre.
Come spiega Chiara Coppetta, “dal momento che l’obiettivo del nuovo volantino era porci dalla parte dei ragazzi che entrano in contatto con ADMO, i criteri del messaggiosono stati indirizzati verso la semplicità e l’immediatezza. Volevamo innanzitutto attirare la loro attenzione, fare in modo che nel momento in cui il nuovo volantino si fosse trovato tra le loro mani non venisse cestinato o abbandonato, ma aperto e letto. Il primo grande ostacolo da affrontare nella fase di sensibilizzazione era la concretezza della donazione, la paura del dolore e la confusione per quanto riguarda la distinzione fra midollo spinale e midollo osseo. E questo ha determinato la creazione di un testo capace di entrare subito in contatto con i ragazzi immaginati a leggerlo, un testo dall’impatto singolare e colloquiale con frasi molto simili agli slogan. Più che spiegare le diverse tematiche, per ogni argomento legato alla donazione si è voluta dare una parola chiave, una sicurezza. S’intendeva far capire che ognuno di loro è importante, unico in quanto potenziale donatore e quindi un ‘eroe’ per il malato in attesa di trapianto. Nello stesso tempo, però, era necessario anche spiegare e illustrare l’atto della donazione, raccontando semplicemente la verità e spiegando ai giovani come venga chiesto loro un atto di responsabilità”.
Dai concetti ‘per parole’ alla realizzazione ‘per immagini’, di cui si è occupato Andrea Artusi: il docente ha pensato da subito che queste potessero essere affidate agli allievi dei corsi di fumetto e educazione all’immagine disegnata che vengono tenuti all’interno del Sistema Bibliotecario di Mestre. Un volontario dell’ADMO ha dunque fornito loro informazioni sull’attività dell’Associazione e sul tipo di messaggio che s’intendeva realizzare. E il ‘debutto’ è avvenuto nel maggio di quest’anno in occasione di Civitas, il salone del volontariato e del terzo settore che si tiene annualmente a Padova.
Spiega Andrea Artusi: “L’Accademia delle Arti Grafiche è un’associazione senza scopo di lucro che ha, come missione, il riconoscimento sociale e culturale di tutte le discipline legate al mondo dell’immagine, dal fumetto all’illustrazione, alla grafica, alla rappresentazione architettonica e altre ancora. Abbiamo  accolto con particolare entusiasmo la proposta di ADMO Padova di curare la realizzazione di un fumetto capace di raccontare, molto sinteticamente, la figura del donatore di midollo osseo, in maniera fresca e accattivante. Dalla trentina di proposte ricevute, abbiamo selezionato le più interessanti tra le quali i responsabili di ADMO Padova hanno scelto la più efficace in assoluto. Le immagini, a questo punto, sono state affidate agli insegnanti dei corsi che ne hanno curato l’editing digitale per arrivare alla stampa dei nuovi volantini. Un’esperienza davvero importante, perfettamente in linea con l’impegno dell’Accademia e svolta in un clima di confronto e collaborazione, con ADMO Padova, reali e continui”.

Loredana Drago

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