Evviva il naso rosso!
di Nicoletta Sacchi,
direttore del Registro Nazionale Italiano Donatori di Midollo Osseo IBMDR
L’anno scorso, a settembre, ADMO Liguria ha dato il via a un sodalizio che ci ha permesso di conoscere i Pagiassi, l’organizzazione ligure dei clown di corsia che fa capo a VIP Viviamo In Positivo ONLUS, associazione nazionale che raccoglie i pagliacci volontari impegnati a portare, in tutta Italia, un sorriso e un po’ di allegria a chi si trova in ospedali e case di riposo. L’esperienza genovese del 2010 si è rivelata un’occasione fantastica che ci ha permesso di iscrivere 150 nuovi donatori in un solo giorno (malgrado la giornata fosse piovosa e l’organizzazione ancora un po’ da rodare) e altri 80 nelle giornate successive all’evento: pensate, in Liguria era ormai da tempo che non riuscivamo a trovare che poche decine di nuovi donatori volontari all’anno.
Positivamente impressionati dall’efficacia con cui i Pagiassi erano riusciti ad approcciare i giovani e a diffondere il messaggio della solidarietà, è nata l’idea di fare le cose in grande: il 24 settembre scorso, dunque, è stata indetta da ADMO Federazione Italiana, VIP Italia e IBMDR la prima giornata nazionale di sensibilizzazione e reclutamento di donatori di midollo osseo su molte piazze di tutt’Italia. ‘Ehi, tu! Hai midollo?’ ha invitato tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni a recarsi nel punto informativo organizzato nella loro città, in molte delle quali – presso le emoteche – è stato possibile anche fare il prelievo vero e proprio, oppure farsi tipizzare attraverso la raccolta della saliva. Ai clown il compito di coinvolgere e intrattenere, con un’allegra e colorata performance di scherzi e giochi, la gente. E, a noi tecnici, il compito d’informare correttamente e valutare con la consueta attenzione l’idoneità dei potenziali donatori.
Si può dare (e fare) di più
L’organizzazione non è stata semplice e le difficoltà incontrate ci hanno fatto capire che molto c’è ancora da fare: alcuni laboratori di tipizzazione e Centri Donatori non hanno voluto o potuto aderire all’iniziativa, ma – di contro – molti altri si sono fatti trascinare dall’incredibile entusiasmo dei clown di corsia e si sono messi a disposizione per gestire al meglio la giornata. E così, per l’evento, siamo scesi tutti in piazza. Noi del Registro, gli operatori dei Centri Donatori, i medici e infermieri dei servizi trasfusionali, volontari Avis, Fidas e della Croce Rossa, donatori, pazienti trapiantati, parenti e amici ad affiancare ADMO e i clown di corsia in una giornata indimenticabile. Si è compreso subito che sarebbe stato un successo, perché nelle piazze la gente (giovani e giovanissimi) ha cominciato ad affluire ininterrottamente in una radiosa e calda giornata di fine settembre, che (temevamo) potesse invogliare i più a indirizzarsi verso un’ultima gita al mare. E invece no: in tanti hanno dimostrato di ‘avere midollo’, tutti in coda a ridere, scherzare, ascoltare la musica ma, soprattutto, a informarsi e sottoscrivere la propria disponibilità a fare il prelievo, la tipizzazione e a diventare donatori. Ben presto, a Genova e in altre piazze hanno cominciato a scarseggiare sia il materiale per fare i prelievi sia i documenti per sottoscrivere il consenso e, così, è iniziata una corsa contro il tempo per mettere al sicuro in ospedale i prelievi già effettuati e prendere materiale nuovo, poiché il flusso delle persone era inarrestabile: dalle 8 del mattino alle 21 di sera!
Ed è subito scattata una sana competizione fra le piazze: chi ha raccolto più donatori?
Una gara di vera disponibilità
Con i cellulari, i pagliacci ci hanno aggiornato in tempo reale su quanto avveniva in tutt’Italia, scambiandosi il numero raggiunto di nuovi iscritti. “Roma è già a 50!”… “Casale Monferrato sta andando alla grande, oltre 100! No, aspetta, Alba fa di meglio: 115!”… E allora pronti a fermare altri ragazzi e a iscrivere nuovi donatori. Che dire dei clown? Meravigliosi con il loro modo garbato e solare di avvicinare le persone, con l’allegria grazie alla quale hanno contagiato tutti e hanno saputo mostrarci una strada e una modalità di comunicare che stavamo da tempo cercando. Credo che la lezione giunta da questa giornata, per noi operatori istituzionali, sia di un contenuto enorme: se si vuole, lavorando tutti insieme, si può fare. Una città come Roma, che da anni incontrava difficoltà enormi ad avvicinare i giovani alla tematica della solidarietà, ha invece trovato oltre 50 donatori nella sola giornata di sabato e, probabilmente, ripeterà a livello locale l’esperienza entro la fine dell’anno. Il Piemonte si è imposto come la regione che ha raccolto più iscritti: con 645 donatori in un giorno ha conquistato il top della classifica. Ma anche Sicilia, Marche, Friuli e Veneto sono andati alla grande. Fra le singole piazze, però, Genova ha battuto il resto d’Italia: nella giornata del 24 settembre ha raccolto 402 campioni di sangue da altrettanti donatori nuovi iscritti, soprattutto giovani e giovanissimi. E come potevamo non vincere con i Pagiassi (Furbetto, Puzza, Gnappy e tutti gli altri…) che, ininterrottamente, coi loro nasi rossi ci portavano nuove facce da donatori?