Dal mondo del basket l’invito alla donazione del midollo
Domenica al Forum di Omegna fa tappa la rassegna “Cestisti fino al midollo”
Un piccolo sacrificio che può salvare la vita di tante persone. A questo serve la donazione di midollo osseo ed è per questo che la sezione ADMO del Vco Tiziano Beltrami e Azzurra Basket di Omegna chiamano a raccolta per domenica al Forum di Omegna, dove farà tappa «Cestisti fino al midollo».
L’iniziativa nata nel mondo del basket, fondata dall’allenatore Tarcisio Vaghi scomparso qualche anno fa, sostiene una campagna di sensibilizzazione per far crescere il numero di iscritti al registro donatori. E così domenica la palestra del Forum dalle 9,30 alle 12,30 sarà il punto di ritrovo, a disposizione per avvicinarsi al mondo dell’ADMO. Ci saranno medici che spiegheranno cosa si può fare per dare il proprio contributo.
Chi vorrà anche solo ascoltare sarà il benvenuto, così come chi vorrà mettersi subito a disposizione per la «tipizzazione». Si potrà fare sul posto, senza ricorrere al prelievo del sangue ma soltanto con un tampone per un campione di saliva. L’appello è stato lanciato partendo dalle società e dagli sportivi del basket di Novara e Vco ma l’invito è aperto a tutti i giovani.
Quattromila iscritti
«Al momento nel Vco contiamo oltre quattromila iscritti al registro donatori, in una realtà regionale che ne conta in totale circa 38 mila Рspiega Gian Paolo Bussoli, presidente della sezione ADMO Vco Tiziano Beltrami -. ci rivolgiamo ai giovani sportivi, agli studenti e a tutte le persone sensibili perché accolgano l’invito alla tipizzazione. Per il mondo del basket locale poi lo facciamo anche nel ricordo di Tarcisio Vaghi e dell’amico Matteo Bertolazzi (l’ex giocatore della Paffoni stroncato dalla leucemia, ndr), conosciuto ed amato da giocatori e tifosi per le sue qualità sportive e umane.
Servono tantissimi potenziali donatori per poter trovare quelli compatibili, il trapianto di midollo osseo o delle cellule staminali del sangue è l’unica possibilità di salvezza per tante persone malate e serve l’impegno di tutti».
