Domande frequenti
Hai domande su come funziona la donazione o vorresti sapere come diventare donatore? In questa pagina trovi tutte le risposte.
Introduzione
Cos’è il midollo osseo e Cosa sono le cellule staminali emopoietiche?
Non bisogna confondere il midollo osseo con il midollo spinale. Due cose completamente diverse: il midollo spinale decorre nella colonna vertebrale e non viene toccato dalla donazione.
Il Midollo Osseo è un tessuto liquido che si trova all’interno delle ossa lunghe e piatte e contiene le Cellule Staminali Emopoietiche (CSE), ossia cellule che danno origine alle varie componenti del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine).
La cellula staminale emopoietica (CSE) è una cellula non ancora matura, capostipite di tutti gli elementi fondamentali del sangue: capace di moltiplicarsi, è contemporaneamente in grado di produrre cellule figlie che, attraverso successivi processi di maturazione, daranno origine agli elementi maturi che si trovano nel sangue (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine).
Le CSE possono essere raccolte dal midollo osseo, dal sangue del cordone ombelicale al momento della nascita, o dopo mobilizzazione con fattori di crescita, dal sangue periferico.
Le CSE non possono essere costruite artificialmente.
Perché donare il midollo osseo e le cellule staminali emopoietiche (CSE)?
Il trapianto di Midollo Osseo e di Cellule Staminali Emopoietiche permette di curare molte malattiedel midollo osseo, del sangue e del sistema immunitario altrimenti incurabili: leucemie, linfomi, mielomi, talassemie e, in casi particolari, malattie autoimmuni e tumori solidi.
Perché servono molti donatori?
Per effettuare il trapianto di Midollo Osseo e di Cellule Staminali Emopoietiche è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO che ci sia una compatibilità tissutale (ovvero una eguaglianza a livello dei geni del sistema di istocompatibilità , o ‚”HLA”) tra paziente e donatore, ovvero la “somiglianza” genetica indispensabile per il buon esito del trapianto. La compatibilità genetica è ESTREMAMENTE RARA: si verifica una volta su quattro (25%) tra fratelli e sorelle e 1 su 100.000 (0,001%) tra individui non consanguinei.
In Italia, ogni anno, circa 2000 pazienti che necessitano di trapianto non dispongono di un donatore compatibile all’interno della famiglia e devono trovarlo al di fuori dell’ambito familiare.
Ad oggi ancora molti pazienti che necessitano di trapianto non trovano un donatore compatibile e non hanno possibilità di effettuare questa cura salvavita.
Requisiti
Chi può candidarsi come donatore di CSE?
Ho un tatuaggio/piercing. Posso iscrivermi?
Si. I tatuaggi e piercing non escludono dall’iscrizione come potenziale donatore di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche.
Perché non posso iscrivermi dopo i 35 anni?
Dopo i 55 anni, le Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) contenute nel Midollo Osseo diminuiscono la propria efficacia terapeutica. Inoltre, un donatore che abbia superato i 55 anni di età è più probabile sviluppi delle patologie che potrebbero renderlo non idoneo alla donazione (es. patologie cardiovascolari, diabete, ipertensione).
La regola dei 55 anni non vale per i donatori familiari (fratelli HLA-identici), che vengono esaminati per la loro idoneità indipendentemente dall’età anagrafica.
Iscrizione
Come si diventa potenziali donatori?
– Compila il questionario anamnestico e il consenso informato;
– Effettua il colloquio sanitario e fai un semplice prelievo di sangue o saliva.
La disponibilità vale solo per pazienti italiani?
No, la donazione di Midollo Osseo e Cellule Staminali Emopoietiche è un tipo di donazione che non conosce limiti né confini geografici. Questo è possibile grazie al fatto che l’IBMDR (Registro Italiano Donatori Midollo Osseo) è collegato agli altri registri nazionali costituendo di fatto un database mondiale dei donatori. Indipendentemente da dove si trovi il ricevente, il donatore effettuerà comodamente il prelievo nel centro donatori del suo territorio.
Se ho assunto cannabinoidi o alcol la sera precedente, posso fare lo stesso il prelievo per diventare donatore?
Una volta iscritto posso cambiare idea?
Donazione Effettiva
Come si possono donare le cellule staminali emopoietiche?
Esistono due diverse modalità, attraverso le quali è possibile donare le cellule staminali emopoietiche: la scelta dipende dalle indicazioni del Centro Trapianti che segue il paziente e dalla disponibilità espressa dal donatore.
1 Prelievo di cellule staminali da sangue periferico
È il metodo più scelto dai Centri Trapianto e dai donatori: 9 donazioni su 10 utilizzano questa modalità.
Il prelievo di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico avviene in un Centro Autorizzato mediante aferesi, procedimento che utilizza un’apparecchiatura chiamata separatore cellulare, con la capacità di prelevare da un braccio del donatore il sangue che, attraverso un circuito sterile, entra in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto del sangue è reinfuso nel braccio opposto.
Questa procedura non richiede ricovero ospedaliero e tutto si conclude in circa 3-4 ore. Se le cellule staminali raccolte nella giornata non hanno raggiunto la dose richiesta per il paziente una seconda raccolta sarà ripetuta il giorno successivo. Tale donazione avviene dopo stimolazione con fattori di crescita ematopoietici nei cinque giorni precedenti la raccolta, ovvero un farmaco che ha la proprietà di rendere più rapida la crescita delle cellule staminali e di facilitarne il passaggio dalle ossa al sangue periferico.
I disturbi che più comunemente si possono avvertire durante le somministrazione dei fattori crescita ematopoietiche sono: febbricola, cefalea, dolori ossei causati dalla stimolazione dell’attività del midollo osseo, senso di affaticamento. Essendo legati alla somministrazione del farmaco e sono ben controllabili con comuni antidolorifici.
2. Prelievo di cellule staminali da sangue midollare
Le cellule staminali midollari vengono prelevate dal midollo osseo mediante punture delle creste iliache (ossa del bacino). Trattandosi di punture attraverso l’osso, è necessario che il prelievo venga eseguito in anestesia, risultando altrimenti doloroso. In genere l’anestesia è totale, ma può essere effettuata anche quella di tipo epidurale, mediante puntura lombare. Il prelievo dura, di
norma, 30-45 minuti e non comporta danno o menomazioni al donatore.
All’uscita dalla sala operatoria, il donatore viene tenuto spedalizzato per un periodo di 48 ore. Al risveglio, e per un paio di giorni, egli avvertirà del dolore, in genere contenuto, nelle sedi di prelievo. Dopo tre giorni al massimo, la dolorabilità è praticamente scomparsa. L’organismo non avverte nessun sintomo di carenza e il midollo prelevato si ricostituisce spontaneamente in 7-10 giorni.
Chi stabilisce se sono idoneo alla donazione?
Il medico del Centro Donatori valuta attentamente l’idoneità dell’aspirante donatore selezionato per il paziente, attraverso una valutazione accurata di approfonditi esami del sangue e valutazioni strumentali. Un cardiologo ed un anestesista possono essere anch’essi chiamati a stabilire l’effettiva idoneità del donatore, il tutto a tutela della sua sicurezza.
Chi decide la modalità di donazione?
Posso decidere a chi donare?
Quante volte si può donare?
1) Nuovamente le cellule staminali emopoietiche (in caso di mancato attecchimento del midollo donato);
2) Linfociti, ovvero cellule del sangue effettrici del sistema immunitario (in caso di rischio di ricomparsa della malattia).
Come avviene il prelievo da sangue periferico?
Il prelievo da sangue periferico è doloroso?
Come avviene il prelievo di midollo osseo da cresta iliaca?
Il prelievo di midollo osseo da cresta iliaca è doloroso?
Come si donano i linfociti?
Perché non si può donare dopo i 55 anni?
La donazione di CSE è riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale?
Sono incinta. Posso donare?
Dopo la donazione
Cosa succede dopo la donazione?
Il medico del Centro Donatori segue il donatore dopo la donazione, con controlli periodici stabiliti dalla legge, diversi secondo il tipo di donazione effettuato, fino ad un massimo di 10 anni dalla donazione.
È possibile conoscere il ricevente?
La Legge, per tutelare la privacy e per proteggere sia il donatore che il ricevente, ci impone di mantenere l’anonimato: nonostante questo, però, avrai la possibilità di stabilire un contatto.
Il Registro Nazionale dei Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) funge da tramite affinché ricevente e donatore possano scambiarsi messaggi, lettere o comunicazioni – in forma del tutto anonima – a prescindere dal Paese o dalla Nazione in cui si trovano.
Se ho donato da Registro posso donare per un familiare?
Assolutamente SI’.
La donazione per un familiare può avvenire anche se il donatore ha già donato per un paziente non consanguineo (paziente da Registro). Al contrario, nel caso di prima donazione per un familiare, il donatore resta a disposizione solo per esso. A discrezione del donatore, nel caso di decesso del familiare ricevente, egli potrà essere reintegrato nel Registro e tornare a disposizione per un eventuale paziente non consanguineo.