Volontari Admo cresce il numero di chi si offre

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TRENTO. La sala riunioni della Sat ha ospitato ieri l’annuale assemblea dei soci dell’Admo, l’Associazione Donatori Midollo Osseo, che è stata dedicata non solo ad un’analisi di quanto fatto negli ultimi tre anni sotto la presidenza di Carmelo Ferrante ma pure all’elezione del nuovo consiglio direttivo. Il presidente uscente nella sua relazione, non ha parlato tanto di obiettivi ma si è soffermato sulla condivisione dei risultati raggiunti e soprattutto ha proposto alcune riflessioni per aiutare il nuovo direttivo a procedere sulla strada che Admo ha tracciato in oltre 20 anni. Da quel 1984 quando, dopo la perdita della mamma, la vicepresidente uscente Ivana Lorenzini decise di fondare Admo Trentino. Il 2015 si è chiuso con 296 nuovi iscritti e l’anno in corso è iniziato ancora meglio, portando già 177 nuovi potenziali donatori dal 1° gennaio ad oggi. Ricordando che per legge possono iscriversi ragazzi che abbiano compito i 18 anni e non ancora raggiunto i 35; poi può essere donatore fino ai 55 anni solo chi si era iscritto in quelle fasce d’età. Il triennio concluso ieri è stato molto proficuo, le iscrizioni si sono stabilizzate, è stato mitigato il problema delle tipizzazioni arretrate. Ricordando che la compatibilità in media si verifica in 1 un caso su 100 mila. Nel 2015 sono stati chiamati per la tipizzazione 371 soci dei quali 35 non si sono presentati, 6 sono in attesa di accertamenti, 36 non sono idonei, 9 si sono ritirati e 285 sono stati “tipizzati”. Nel 2016 i nuovi iscritti ad Admo sono 177, di questi solo 10 non risultano idonei mentre ne sono già stati tipizzati 75. Dopo l’approvazione all’unanimità dei bilanci e l’elezione di probiviri e revisori dei conti, quella del nuovo consiglio direttivo che, tra qualche settimana, attribuirà le cariche. Sono risultati eletti: Ivana Lorenzini, fondatrice di Admo Trentino, vicepresidente uscente; Carmelo Ferrante, presidente uscente; Giuliana Frigoli; Maria Moar; Davide Ceol; Stefano Dalvai, trapiantato e Serena Agostini, referente per la Valsugana, una “vera macchina da guerra” nel reclutamento di nuovi potenziali donatori, conquistata alla causa

dopo la dolorosa perdita della sorella gemella. «Perché i volontari di Admo non sono volontari come gli altri, molti di loro hanno conosciuto la malattia, altri la gioia di donare o l’importanza di sperare, altri ancora la difficoltà di vivere in un mondo governato dall’egoismo».(c.l.)

 

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/tempo-libero/2016/04/10/news/volontari-admo-cresce-il-numero-di-chi-si-offre-1.13277027

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