Un riconoscimento ai donatori di midollo

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L’ospedale ha consegnato un attestato a quattro giovani per il loro importante gesto

Si è svolta venerdì mattina all’ospedale di Cona una conferenza stampa per conferire un riconoscimento ai donatori di midollo del Centro Donatori Ferrara 02 (Cdfe02) che ha sede presso il Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara, diretto da Maurizio Govoni.

All’incontro erano presenti il direttore sanitario Eugenio Di Ruscio, il direttore del Reparto di Ematologia del Sant’Anna e del programma trapianti Antonio Cuneo, il responsabile del Centro Donatori di Midollo di Ferrara Gianluca Lodi e il responsabile del Registro Regionale dei Donatori di Midollo Andrea Bontadini. Erano presenti inoltre il Presidente Admo Emilia Romagna Rita Malavolta, il presidente di dmo Ferrara Maria Teresa Grappa e il Presidente dell’Avis provinciale Ferrara Florio Ghinelli.

I tre ragazzi che oggi in conferenza stampa hanno ritirato l’attestato sono, in ordine di donazione: Enrico Droghetti, Carlo Vigna e Michael Bonsi, mentre il quarto donatore Davide Bonavigo era alle prese con un esame in Università.

La donazione di cellule staminali ematopoietiche, secondo la convenzione regionale, si è svolta presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna a cura del Servizio di Immunogenetica e Aferesi del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale, diretto da Claudio Velati.

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche è un atto terapeutico considerato “salvavita” che viene impiegato nella cura di alcuni tumori solidi chemiosensibili e nei tumori del sistema ematopoietico (leucemie, linfomi e mielomi), come ha sottolineato nel suo intervento Cuneo.

La conferenza è stata anche l’occasione per illustrare i risultati ottenuti nell’anno 2015 dal Centro Donatori di Midollo di Ferrara: 639 nuove iscrizioni costituite in gran parte da giovani provenienti dalle scuole superiori di Ferrara, quindi in prevalenza neo maggiorenni. Questo è stato possibile grazie anche all’impegno ed alla professionalità di Admo Provinciale Ferrara e del suo presidente Teresa Grappa, coadiuvata dal suo gruppo di volontari. Di grande importanza inoltre il ruolo svolto da Avis Provinciale Ferrara che ha messo a disposizione la propria Unità di Raccolta di corso Giovecca per il reclutamento di nuovi donatori, sempre grazie al lavoro della dott.ssa Grappa e dei medici Avis Fabio Palma e Paolo Ghinelli; 89 riqualificazioni genetiche di donatori già presenti nel registro, in particolare donatori registrati dal precedente Centro Donatori di Ferrara (CDFE01) gestito dall’Unità Operativa di Genetica Medica; 32 invii campioni a Centri Trapianto Nazionali e Internazionali (l’ultima richiesta è pervenuta dal Transplant Immunology Bumc di Dallas nel Texas) spesso preliminari alla decisione di reclutare il donatore scelto per la donazione vera e propria; 8 preparazioni alla donazione (workup) di cui 4 che hanno raggiunto la donazione vera e propria e che oggi hanno ottenuto il formale riconoscimento.

Il Registro Nazionale dei Donatori di Midollo (Ibmdr: Italian Bone Marrow Donor Registry) che ha sede presso l’Ospedale Galliera di Genova, coordina l’attività di reclutamento dei donatori di midollo per offrire ai pazienti che necessitano di un trapianto di midollo la possibilità di accedere al trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche anche in assenza di un donatore familiare (2/3 dei casi). Allo scopo, cerca di reperire un donatore sano, volontario, non consanguineo, con caratteristiche immunogenetiche tali da consentire il trapianto con elevate probabilità di successo.

Il Registro Nazionale dei Donatori di Midollo, per far fronte alla crescente richiesta di donazioni di cellule staminali, ha stabilito di qualificare il “pool” di donatori esistenti definendo l’età massima accettabile a 35 anni.

La programmazione del Registro Regionale dell’Emilia-Romagna, finalizzata a condividere la mission del Registro Nazionale, è stata sviluppata in accordo con Admo Emilia Romagna, Avis Regionale Emilia Romagna, Fidas e il Centro Regionale Sangue, sulla base di tre punti principali: nuove iscrizioni per ampliare il pool di donatori; riqualificazione genetica dei donatori di età inferiore ai 30 anni; efficienza dell’attività complessiva del percorso di donazione.

Il Centro Donatori di Ferrara, con il suo responsabile Gianluca Lodi e la collaborazione di Licia Maggioni e di Daniela Resca, ha messo in atto le migliori strategie al fine di perseguire le finalità del Registro Nazionale e del Centro Regionale Sangue, con la consapevolezza che questo non sarà certamente un traguardo ma uno stimolo per migliorare i risultati già da questo nuovo anno.

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