Sono sei le formazioni straniere: in gara anche la solidarietà
I motivi di interesse per partecipare o anche semplicemente per essere spettatori alla 24 ore Castelli sono molteplici. Ad esempio, il fatto di poter incrociare concorrenti da diverse nazionalità. Sì, perché sono sei le formazioni estere che gareggeranno a Feltre: Team Engelhorn 1 e 2 (Germania), Cdc sport (Spagna), Ducc and Cover (Regno Unito), Boa Technology (Austria). Ci sarà una squadra formata da ciclisti da tutta Europa che hanno partecipato ad un concorso lanciato dall’azienda Castelli con il suo profilo Strava.
Al termine del concorso sono stati selezionati dodici atleti che arriva da Italia (3), Turchia (1), Ungheria (1), Germania (1), Francia (3), Inghilterra (1) e Olanda (2). Alcuni atleti stranieri gareggeranno anche come “only one”, vale a dire affronteranno le 24 ore individualmente. Si tratta di Angel Maria Ruiz e Davi Bonete Paya, spagnoli, di Stephane Cand, svizzero, e di Ihsan Younes, siriano che vive a Treviso.
La 24 ore pedala anche per solidarietà. I volontari di Admo hanno creato una squadra che si chiama Admo for life e vuol sensibilizzare alla donazione del midollo osseo. Le squadre che lo vorranno, poi, potranno aderire anche alla campagna promossa dal comitato organizzatore in collaborazione con la sezione di Telethon Treviso: donare un euro a favore della ricerca per ogni giro percorso dalla propria formazione.
Il percorso è collaudato, con la spettacolare salita di via Campogiorgio, le
strettoie di Borgo Ruga, il rettilineo con le insidie dei dossi di via Marconi (coperti da speciali tappeti che attenueranno il dislivello), l’imprevedibile e terribile pavé di via XXXI Ottobre e Largo Castaldi. Un circuito di 1.850 mt completamente chiuso, nel cuore della città. (i.t.)