Per Mati
Sono Jessica e ho 19 anni. Qualche mese fa ho realizzato uno dei miei desideri più grandi: diventare donatrice.
Non ho mai saputo grandi cose sulla leucemia a parte che era una cosa molto brutta e che con le cose molto brutte su può morire, ma poi in 3ª media ci fu un progetto che trattava proprio questo e ne parlammo tanto, da lì presi consapevolezza che volevo essere una di quelle tante persone che con un gesto così piccolo possono fare tanto.
Da settembre ho avuto sempre il pensiero per quella persona compatibile con me, mi sono sempre detta: “Spero stia bene e che non ne abbia bisogno altrimenti io sono qua e spero di aiutarla”.
Una domenica mattina di marzo il telefono ha suonato, era mia zia e piangeva.
“Matilde ha la leucemia”
Lo ricordo come fosse successo poco fa, una doccia gelata, parole che ti uccidono.
Matilde ha 5 anni ed è la figlia di mio cugino Fabio, è una bambina meravigliosa a cui piacciono i delfini e tutti quei bellissimi colori che ha l’arcobaleno.
Sono ormai due mesi che non passa giornata in cui a casa ci si chiede a vicenda se si hanno notizie diverse, se qualcuno sa qualche cosa in più. Sta facendo la chemio.
A marzo aveva il 90% di cellule malate nel midollo, ora non lo so, non chiedo molto perché poi mi pongo troppe domande a cui non so dare risposta ma so per certo che è dura. So che non esce, non può farlo perché corre il rischio di ammalarsi e non se lo può permettere.
Ha cominciato a perdere i capelli, quei suoi bellissimi capelli lunghi che lei ha sempre adorato di un castano intenso come i suoi occhi così pieni di luce. Sono due mesi che fisso il telefono, due mesi che spero si arrivi al trapianto e che quella persona che è compatibile ci sia.
Questo è un appello.
Donate, potete far tornare il sorriso a chi potrebbe non sorridere più. Una cosa così piccola può fare tanto. Io, ogni giorno che passa sono fiera della mia scelta.
Piccola Mati, tornerai a fare i tuffi dalla barca come ogni estate, sì.