Parlare di donazione con un filmato
È alla sua seconda edizione il concorso ‘3 minuti per la vita’, nato nell’ambito delle iniziative promosse per la Campagna Nazionale su Donazione e Trapianto di Organi, Tessuti e Cellule. L’obiettivo? Realizzare un cortometraggio, della durata massima di tre minuti, sulla donazione di organi, tessuti e cellule. A indirlo è il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e le Associazioni di settore, fra le quali anche ADMO. Considerato il successo della prima edizione (42 lavori giunti alla selezione finale, 2 cortometraggi premiati, un’opera d’animazione scelta per la campagna di sensibilizzazione sul tema della donazione per il circuito MobyTv e 4 menzioni speciali), l’Ente organizzatore ha deciso di rinnovare questo concorso. L’obiettivo principale è avvicinare i giovani al tema della donazione e del trapianto (è infatti aperto a tutti i giovani di età compresa fra i 18 e i 31 anni), dando loro l’opportunità di esprimersi attraverso linguaggi nuovi.
Un approccio innovativo nel campo della salute pubblica, che troppo spesso viene divulgata in modo istituzionale, risultando – soprattutto per i giovani – poco coinvolgente.
E la novità di questa seconda edizione del concorso sta nei premi. Già, perché la giuria assegnerà un primo premio del valore di 2.000 euro – alla memoria di Franca Pellini Gabardini, presidente e fondatrice di ANED – e un secondo premio del valore di 1.000 euro al migliore cortometraggio che affronti il tema della donazione del midollo osseo. Un premio speciale, intitolato alla memoria di Pierluigi de Mas, sarà inoltre aggiudicato alla migliore realizzazione in cartone animato e/o tecniche miste.
E allora, se un corto può allungare la vita… perché non realizzare un cortometraggio sulla donazione di midollo osseo?
Un approccio innovativo nel campo della salute pubblica, che troppo spesso viene divulgata in modo istituzionale, risultando – soprattutto per i giovani – poco coinvolgente.
E la novità di questa seconda edizione del concorso sta nei premi. Già, perché la giuria assegnerà un primo premio del valore di 2.000 euro – alla memoria di Franca Pellini Gabardini, presidente e fondatrice di ANED – e un secondo premio del valore di 1.000 euro al migliore cortometraggio che affronti il tema della donazione del midollo osseo. Un premio speciale, intitolato alla memoria di Pierluigi de Mas, sarà inoltre aggiudicato alla migliore realizzazione in cartone animato e/o tecniche miste.
E allora, se un corto può allungare la vita… perché non realizzare un cortometraggio sulla donazione di midollo osseo?
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